fauna selvatica ABRUZZESE

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Il sistema di Aree Protette abruzzesi ha favorito la conservazione e lo sviluppo di diverse specie faunistiche. Su tutte quella del lupo, dell'orso bruno marsicano e del camoscio d'Abruzzo, seppure con storie e risultati diversi. Non tutti sanno che in Abruzzo vivono 2 specie endemiche, ossia specie faunistiche uniche al mondo. Sono il camoscio d'Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata) considerato giustamente il "camoscio più bello del Mondo" e l'orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) che purtroppo è a fortissimo rischio di estinzione, avendo una popolazione di 50-60 animali in tutto. Oltre a queste straordinarie presenze, la fauna abruzzese annovera anche la rara vipera dell'Orsini (Vipera u. ursinii), unica presenza in Italia ed anche la meno velenosa. Inoltre la “Regione dei Parchi” ha una nutrita popolazione di cervi (Cervus elaphus) e caprioli (Capreolus capreolus) soprattutto nel PNA, e di cinghiali (Suis scropha) che introdotti dal mondo venatorio senza alcuno studio scientifico su tutto l'arco appenninico, anche quì da noi sono diventati un grosso problema di gestione in quanto la specie introdotta è una specie alloctona proveniente cioè dall'est Europa che si è adattata (troppo) bene al nostro clima mediterraneo, con la conseguenza di una diffusione massiccia e incontrollata in tutta la Regione.

E poi il  lupo (Canis lupus): da sempre presente in Abruzzo dove non si è mai estinto, grazie alla severa opera di protezione e salvaguardia operata negli anni 70/80 dal PNA, il lupo ha riconquistato il suo antico areale di distribuzione risalendo tutta la dorsale appenninica e arrivando nel 1990 sulle Alpi fino in Francia, come provato da studi genetici.  Oggi è ritornato a ripopolare tutto l'arco alpino partendo proprio da qui, dall'Abruzzo.  
Ancora: in Abruzzo vive una delle poche popolazioni italiane di avvoltoi grifoni (Gyps fulvus). Reintrodotti negli anni '80 dal Corpo Forestale dello Stato assieme al corvo imperiale (Corvus corax) sul Monte Velino nel Parco Reg.le Sirtente-Velino, è facile osservarli anche da lontano per il loro inconfondibile volo. Presenti anche sulla Serra Sparvera tra il Parco Naz. d’Abruzzo e il Parco Naz. della Majella, vivono infatti in colonie molto numerose e sono facilmente riconoscibili perchè si alzano in volo a decine. 
Un'altra specie bandiera (che ha cioè un forte impatto sul turismo) è la lontra (Lutra lutra). Un tempo presente su molti fiumi italiani, oggi vive in libertà solo in alcuni fiumi del meridione. Ma da pochi anni in Abruzzo si sono scoperti importantissimi segni della sua presenza sul fiume Sangro, e ultimamente (agosto 2018) anche all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo. Oltre le specie menzionate, la nostra Regione ospita il 70% dell'intera popolazione dell'Appennino Centrale di aquila reale (Aquila crysaetos) dove è presente -dati del 2016- con 24 coppie territoriali certe. Questo a dimostrazione dell'altissima valenza naturalistica della nostra Regione,  confermata anche dalla presenza -ad esempio- della rarissima orchidea scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus): si pensi che in Italia esiste solo una stazione di questa bellissima orchidea nel nord, sulle Alpi e 3 stazioni in Abruzzo: 2 nel Parco Nazionale d'Abruzzo e una nel Parco Nazionale della Majella. L'Abruzzo ha quindi un immenso patrimonio di biodiversità! 
La lince ? In Abruzzo e in tutto l'Appennino non si hanno più dati certi -quindi scientifici- della sua presenza da più di 30 anni. Pertanto è da considerarsi estinta.  

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